Quante volte innaffiare al giorno le piante grasse? Ecco cosa dice l’esperto

La popolarità delle piante grasse è indiscutibile. Soprattutto da quando lo smart working ha preso piede nelle nostre vite, sempre più persone le scelgono per decorare angolini come i davanzali della finestra o piccoli mobili. Tra i motivi del loro successo è possibile chiamare in causa la loro gestione semplice. Attenzione: questo non vuol dire che vadano lasciate a loro stesse. Prima di includerle nei propri spazi domestici, è essenziale, per esempio, informarsi su come e quando innaffiarle.

Se ti interessa sapere quante volte al giorno è meglio procedere, nelle prossime righe puoi trovare diverse informazioni pratiche utili per chi, come te, pur non avendo un pollice verde spiccato non può fare a meno di realizzare, in casa, un piccolo angolo verde. Cosa aspetti a scoprire dritte che faranno la differenza per il benessere delle tue piante grasse? Continua a leggere questa mini guida!

Come capire se la pianta grassa ha bisogno d’acqua?

Capire se la tua pianta grassa ha bisogno d’acqua è semplicissimo. Non devi fare altro che immergere il dito nel terriccio per un paio di cm. Se ti accorgi che è asciutto, vuol dire che è arrivato il momento di procedere con l’innaffiatura. Se, invece, percepisci dell’umido, vuol dire che puoi ancora aspettare qualche giorno.

Ti sei reso conto che è arrivato il momento di annaffiare la tua pianta? Metti sempre in primo piano la regola della moderazione. Un consiglio pratico importante prevede il fatto di evitare di inondare tutta l’area del terriccio, avendo nel contempo cura di arrivare fino alle radici. In generale, le piante grasse preferiscono un blando stress idrico a un apporto d’acqua eccessivo.

In inverno le piante grasse vanno annaffiate?

Sì, anche in inverno le piante grasse vanno annaffiate. Quante volte al giorno? Una basta, ogni 20 – 30 giorni. Essenziale, per farle crescere bene, è anche concimarle con un prodotto specifico, procedendo a cadenza bisettimanale. Anche in inverno è opportuno procedere con il test del dito: a seconda di quello che restituisce, si procede o meno con l’acqua che, piccolo spoiler, potrebbe anche non essere necessaria. Oltre all’annaffiatura, sono essenziali anche altri aspetti per far crescere bene la pianta. Ecco quali:

  • Posizione: le piante grasse necessitano di tanta luce (nulla di strano, dato che parliamo di specie vegetali che crescono nel deserto).
  • Attenzione alle temperature: il range ideale è compreso tra i 18 e i 20°C.
  • Protezione dai colpi d’aria e dal calore che, in inverno, arriva da stufe e caloriferi.

Quando arriva l’estate, le piante grasse che, nei mesi freddi dell’anno, sono state mantenute in ambiente indoor possono essere trasferite sul balcone. In questo caso, la gradualità dell’approccio fa un’enorme differenza. Ricordati che, in media, possono essere necessarie delle annaffiature in più rispetto ai mesi passati. Un’altra parentesi da aprire riguarda le tipologie di piante con cui iniziare la propria avventura di giardinieri di succulente.

A dimostrazione di quanto la coltivazione di piante grasse sia semplice ma non banale ricordiamo che, nella maggior parte dei casi, a chi è alle prime armi sono sconsigliati i cactus crestati, che devono il loro nome a mutazioni genetiche causa dello spuntare di originali deformazioni in diversi punti della chioma.

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